La propagazione delle piante da appartamento avviene con Semina, talee di foglie, di fusto, per margotta, per propaggine,per divisione di cespi o di rizomi.

Le piante da appartamento si possono propagare per seme, e in questo caso si parla di riproduzione, oppure per via vegetativa, e allora si parla di moltiplicazione.

Tutte le piante d’appartamento vengono propagate e curate, nei loro primi stadi di sviluppo, nelle serre dove i coltivatori specializzati ottengono un numero incredibilmente alto di nuovi soggetti. Per molte piante la propagazione è assai facile e può essere eseguita anche in casa, e non c’è soddisfazione più grande di vedere germogliare una nuova piantina.

Vi sono diversi metodi per ottenere nuovi esemplari (in proposito esiste una vasta bibliografia che comunque lasceremo ai vivaisti specializzati); noi ci limiteremo a indicare i procedimenti più importanti.

Quando la riproduzione per seme non è attuabile, perché il tempo di sviluppo sarebbe troppo lungo o perché si vogliono conservare con fedeltà i caratteri della pianta madre, allora si ricorre alla moltiplicazione vegetativa che consiste nel prelevare parti di pianta in grado di radicare e di dare origine a nuove piante.

 

Propagazione Piante da appartamento per Semina

Se i semi sono molto piccoli prendete vasi minuscoli, vanno benissimo quelli di terracotta con un diametro di 6 o 7 cm; riempiteli fino a metà con sassolini e cocci sminuzzati, quindi aggiungete il composto prescelto, appoggiatevi sopra solo qualche seme (basteranno pochi semi distanziati per non incorrere nel pericolo che l’operazione di sfoltitura vada poi a scapito delle tenere pianticelle).

Non è necessario coprire i semi; prendete piuttosto un’assicella di legno e premete il terreno alla superficie, poi immergete il vaso in un recipiente contenente acqua e aspettate di vedere l’acqua salire alla superficie, togliete quindi il vaso; l’acqua scendendo farà assestare i semi. E’ sconsigliabile bagnare dall’alto perché l’acqua scorrendo potrebbe portare tutti i semi in un angolo del vaso.

Se i semi sono di grandezza media o sono molto grossi, si prenda un vaso con un diametro di 2 o 3 cm più grande del seme (perciò il vaso deve sempre essere di dimensioni ridotte), si copra il seme (generalmente viene indicato di sotterrarlo a una profondità pari al suo spessore, personalmente lo pongo solo per metà nel terreno) e lo si innaffi dall’alto.

Da questo momento il composto dovrà sempre rimanere umido, ma attenzione! se si lascerà acqua stagnante o anche il terreno troppo bagnato i semi diventeranno molli e ammuffiranno con facilità; allo stesso modo, se lo si lascerà seccare, anche solo per poco tempo, la germinazione sarà definitivamente compromessa.

Per mantenere calore e umidità si consiglia di coprire il vaso con un foglio di plastica trasparente. Ponete cioè, tutto attorno al vaso, bastoncini o lunghi stuzzicadenti, quindi avvolgete il vaso con la plastica incolore e trasparente nella quale praticherete dei piccoli fori per permettete all’aria di circolare. Da questo momento incomincia l’attesa del primo germoglio. Vi sono piante che in breve tempo, cioè in 10-15 giorni, inizieranno a germogliare, altre avranno bisogno di un periodo più lungo.

Terreno

Il terreno o il composto per la semina deve essere soffice e permeabile: si possono usare sfagno macinato che si dovrà prima bagnare e strizzare ben bene oppure composti sterili come la vermiculite, la perlite, o la sabbia bagnata o anche terreno sterilizzato.

I diversi composti adatti per la semina potranno servire benissimo anche per le talee. Queste vengono poste a radicare anche in sabbia lavata e poi mescolata a terra da giardino o a torba. I vivaisti usano in prevalenza prodotti a base di ormoni (che facilitano l’emissione di radici) che si trovano in vendita nei negozi specializzati.

Vasi o contenitori

Se si vorrà provare con una sola talea basterà un comune vaso di terracotta; se le talee sono molte o sono talee di foglie, si prenderanno vasi bassi e abbastanza larghi, quadrati o rettangolari che verranno coperti con sacchetti di materiale plastico o di politene trasparente per mantenere l’umidità. Se invece volete una attrezzatura speciale, acquistate un cassone vetrato o una campana di vetro; in questo caso si dovrà alzare il coperchio qualche ora al giorno per dare aria alle talee.

Temperature per la Semina

Si deve ricordare che le piante, riprodotte per seme o moltiplicate per via vegetativa, richiedono, nei primi stadi di vita, una temperatura superiore a quella necessaria alla pianta adulta. Generalmente si pongono le cassette, le terrine o i vasi sui radiatori, ma purtroppo la temperatura dei radiatori non è mai sufficientemente costante; meglio allora ricorrere alle resistenze a basso voltaggio (da 2 o 3 watt) adatte appunto per scaldare semenzai.

 

Trapianto dopo la Semina

Appena le piantine avranno messo fuori le prime 2 o 3 fogliette, se vi saranno più piantine una vicina all’altra bisognerà togliere con una pinzetta tutte le piantine più piccole, lasciando nel vaso solo le 2 o 3 più robuste. Prima che le pianticelle emettano troppe radici sarà bene trapiantarle ognuna nel proprio vaso. Basteranno vasetti piccolissimi (di circa 5 cm di diametro), sul fondo dei quali bisogna mettere, come sempre, dei cocci sminuzzati.

Colmateli poi con il composto adatto e, delicatamente, estraete con una pinzetta la piantina e trapiantatela. Bisogna bagnare subito e, per la prima volta almeno, dal fondo. Se la stagione è ancora fredda, si porrà il vaso (poggiato su un sostegno) contro il vetro di una finestra facendo attenzione a non lasciare il vaso sul davanzale all’altezza della fessura fra il legno della finestra e il vetro (basterebbe infatti una corrente d’aria anche minima per far morire la delicata piantina).

Ponete il vaso accanto a una finestra che possa restare chiusa. Se però dovrete aprirla, spostate prima il vaso, per evitare alla piantina un colpo di freddo. Infilate nel vaso 2 o 3 bastoncini, fra cui metterete un cartoncino bianco: la luce che entrerà dalla finestra si rifletterà sul foglio dando più luminosità alla pianticella che così non si allungherà verso il vetro ii cerca di luce. Dopo una ventina di giorni, incominciate a concimare, somministrando il concime una volta alla settimana in piccolissime dosi.

Quando la piantina avrà preso un aspetto rigoglioso verrà sistemata fra le altre piante della casa.Le piante si moltiplicano per talea generalmente in primavera. Infatti in questo periodo hanno maggior possibilità di radicare, poiché si destano dal riposo invernale, iniziano un nuovo sviluppo e crescono attivamente.

Se si tenterà questa operazione alla fine dell’estate, in autunno o in pieno inverno potrà succedere che la talea marcisca; comunque, se si seguiranno attentamente le istruzioni, si avrà una buona possibilità di riuscita.

 

Propagazione Piante da appartamento con Talee

Si è già parlato della temperatura, aggiungiamo che per le talee (specialmente le talee delle piante tropicali) occorre maggior umidità che per i semi. Il composto dovrebbe essere scaldato dal basso; la temperatura ottimale è di circa 20°-22° e va mantenuta costante con un’umidità dell’80-90%.

Talea di foglie

Si scelgono le foglie più sviluppate e con una lametta o un coltellino ben affilato si tagliano alla base del picciolo. Sulla parte inferiore della foglia si incidono leggermente le nervature in diversi punti per stimolare l’emissione delle radici, poi si interra il picciolo e si appoggia la parte inferiore della foglia sulla sabbia o sul composto umido. Fissatela con forcine da capelli o con pezzetti di fil di ferro piegato a V e ricordate di non ricoprire assolutamente la foglia con il composto, neppure in minima parte. Quando i germogli avranno mandato fuori due o più foglioline, segno che anche le radici si sono sviluppate, si taglierà la foglia con le forbici e si trasporteranno le piantine ognuna nel proprio vaso, dove troveranno il terriccio adatto. Si procederà poi come per le piantine germogliate dal seme.

Talea erbacea

Quando le piante sono in piena attività mandano fuori germogli ricchi di linfa che si possono usare per ottenere nuove piante. I germogli non devono essere molto sviluppati e, pur tenendo conto delle variazioni da pianta a pianta, è bene che non siano più lunghi di 8 o 10 cm.

Talee semilegnose o legnose

Poiché alle talee legnose occorre un periodo molto lungo per radicare è meglio scegliere le talee semilegnose, cioè con corteccia verde e tenera, non marrone e indurita dal tempo. I germogli che spuntano alla base della pianta sono i migliori; comunque, scegliete le talee dalla regione terminale di un getto o di un ramo e tagliatele con un coltello molto affilato.

A queste talee, che non dovranno essere lunghe più di 10-12 cm, andranno recise le foglie inferiori (cioè dai 5 o 6 cm in giù), mentre le foglie superiori andranno tagliate a metà. Affondate quindi le talee nel composto (scelto fra quelli sopra indicati) a una profondità non superiore a 3 cm; pressatelo e innaffiate subito.

Vi sono talee che radicano dopo 2 o 3 settimane, mentre per altre occorre un periodo più lungo; comunque on gettate mai la talea, infatti finché muri la vedrete marcire vi sarà sempre la possibilità che riesca a radicare.

Quando avrà emesso le radici effettuate il trapianto, ponete cioè ogni talea in un piccolo vaso (dove avrete messo prima i cocci sminuzzati e poi il terriccio adatto) e, dopo averla innaffiata, lasciatela ancora per qualche giorno nello stesso posto dove era stata messa a radicare. Sistematela quindi, definitivamente, fra le altre piante della casa.

 

Riproduzione Piante da appartamento per margotta

La riproduzione per margotta consiste nel provocare l’emissione di radici sul fusto o su un ramo di una pianta in piena vegetazione, procedendo come segue: con un coltello molto affilato si pratica una incisione, che può essere anulare o verticale.

Per l’incisione anulare si deve semplicemente asportare un anello di corteccia non più alto di un centimetro; per quella verticale, il taglio deve essere abbastanza profondo e lungo almeno qualche centimetro. Se si vuole, si può pennellare la parte incisa con un prodotto a base di ormoni vegetali che faciliterà l’emissione delle radici (questi prodotti si trovano in commercio e si potranno acquistare nei negozi specializzati).

Nell’ incisione verticale conviene introdurre un piccolo pezzo di legno (per evitare che si richiuda e cicatrizzi); bisognerà poi riempire l’incisione con sfagno umido. Tutta la zona attorno al punto in cui si è praticata l’incisione va avvolta in uno strato di sfagno umido racchiuso in un sacchetto di politene fermato alle estremità. Si deve mantenere lo sfagno costantemente umido, e questa sarà l’unica cura da prestare alla margotta fino alla comparsa delle radici.

Quando le radici saranno abbondanti si taglierà il fusto o il ramo appena sotto di esse e lo si porrà in un vaso dove, dopo il primo strato di cocci, si sarà messo del terriccio adatto; si sarà così ottenuta una nuova pianta. La margotta si pratica sul fusto quando la pianta si è allungata eccessivamente e ha perso le foglie basali, appena sotto un nodo (cioè appena prima di un ramo o sotto al nodo dove prima c’era una foglia).

Quando si recide la margotta ormai radicata, si consiglia di non gettare la pianta vecchia ma di continuare le regolari innaffiature e le concimazioni perché è facile che questa emetta nuovi germogli che andranno a formare una pianta più ramificata e cespugliosa di prima. La margotta si pratica invece su un ramo (procedendo allo stesso modo) al solo scopo della riproduzione, cioè per avere una nuova pianta.

Moltiplicazione Piante da appartamento per propaggine

Un metodo assai simile alla moltiplicazione per margotta. Si pratica una incisione su un ramo, quindi si interra la parte incisa in un piccolo vaso posto in posizione tale che il ramo si fletta senza rompersi. Tenete il terriccio costantemente umido; quando si saranno formate le radici si reciderà il ramo, dividendolo così dalla pianta madre.

Vi sono poi molte piante, come il Chlorophytum, che producono lunghi filamenti recanti all’estremità ciuffi di piccole foglie. Queste piante si riproducono per propaggine con grande facilità. Basta interrare i ciuffi di foglie in piccoli vasi contenenti terriccio adatto e mantenere sempre umido il composto, perché si formino ben presto le radici. Si separeranno poi le nuove piantine tagliando gli stoloni.

Divisione di cespi e di rizomi delle piante da appartamento

Molte piante si riproducono per divisione di cespi, operazione che si effettua abbastanza facilmente con le mani. Si invaseranno poi i cespi che presentano un buon apparato radicale. I rizomi si dividono tagliando con un coltello ben affilato le porzioni che hanno molte radici e un fusto aereo.