I pelargoni sono piante perenni sempreverdi delicate originarie dell’Africa meridionale. Quando furono introdotti in Europa, gli fu dato il nome di gerani”, per la loro somiglianza con le specie erbacee rustiche del genere Geranium, che veniva comunemente coltivato in Europa a quell’epoca.

Il nome “gerani” è rimasto ed è tuttora quello più largamente diffuso, anche se tutte le piante a cui normalmente si fa riferimento appartengono al genere Pelargonium.

Tipi di pelargonio

I pelargoni possono essere suddivisi in 5 gruppi in base alla forma delle foglie, al loro colore e alla loro fragranza, alle dimensioni e al portamento della pianta, al tipo e al numero dei fiori. I pelargoni si dividono in:

  1. pelargoni zonali,
  2. pelargoni nani e zonali in miniatura,
  3. pelargoni regali
  4. pelargoni a foglie d’edera
  5. pelargoni a foglie profumate.

Pelargoni zonali

Sono pelargoni a foglie tonde, di solito con una macchia scura bene in evidenza al centro della foglia e con fiori singoli, semidoppi o doppi. Alcune cultivar, comunque, non hanno la macchia scura sulle foglie, che sono invece variegate in oro e argento oppure sono tricolori.

Nei climi temperati, i pelargoni zonali crescono bene in pieno giardino, e sono ideali per le aiuole estive, dato che fioriscono continuamente da inizio estate a fine autunno. Crescono bene anche sui davanzali, nei cestini pensili e in altri contenitori, e si adattano benissimo anche a vivere in serra o nelle verande.

Pelargoni nani e zonali in miniatura

I pelargoni zonali nani o meglio conosciuti come gerani zonali nani sono alti circa 13-20 cm, sono cespugliosi e pieni di fiori. Sono perfetti per balconi e serre. I pelargoni zonali in miniatura hanno foglie e fiori più piccoli dei pelargoni nani zonali. Non superano i 13 cm di altezza, sono molto fioriferi, con fiori doppi o singoli di una grande varietà di colori, e hanno foglie verdi o neroverdognole.

Da alcuni anni sono stati ottenuti pelargoni zonali ibridi (F1 e F2) che vengono allevati a partire dai semi e sono adatti principalmente per le aiuole. Hanno fiori singoli e offrono la stessa scelta di colori delle cultivar propagate per via vegetativa.

Pelargoni regali

I pelargoni di questo tipo sono piccole piante cespugliose con foglie tonde e abbastanza chiuse. I fiori hanno una caratteristica forma a tromba e spesso sono di colori esotici.I pelargoni regali possono essere coltivati in piena terra, ma nelle regioni a clima temperato crescono meglio in serra, in una veranda o anche come piante d’appartamento dato che, con la pioggia, i fiori si rovinerebbero con facilità.

In climi più caldi, dove possono restare sempre all’aperto, formano splendidi cespugli, che portano fiori quasi tutto l’anno.

Pelargoni a foglia d’edera

Questi pelargoni hanno foglie rotondeggianti simili a quelle dell’edera e fiori simili a quelli dei pelargoni zonali, con una vasta gamma di colori. Di solito vengono collocati in cesti pensili o in altri contenitori in cui possa essere sfruttato al meglio il loro portamento ricadente dovuto ai fusti gracili e penduli.

In alternativa, possono anche essere piantati sul margine di un’aiuola o di un muro.

Pelargoni a foglia profumata

I pelargoni a foglia profumata hanno fiori piccoli e delicati a cinque petali e un fogliame profumato per il quale sono molto apprezzati. Sono piante ideali per interni che nelle regioni a clima temperato crescono bene anche all’aria aperta, dall’estate all’autunno, in contenitori o nelle aiuole.

Fertilizzazioni e annaffiature

Tutti i pelargoni, e in particolare quelli cresciuti nei contenitori, necessitano per tutta l’estate di somministrazioni settimanali di fertilizzanti ad alto contenuto di potassio. In questo modo la pianta viene stimolata a produrre fiori piuttosto che foglie. I fertilizzanti ricchi di azoto, invece, stimolano la produzione di foglie a discapito dei fiori e per questo devono essere evitati.

I pelargoni nei contenitori devono essere annaffiati ogni volta che il terreno si secca.

Svernamento

I pelargoni devono essere tenuti al riparo dal gelo, fatta eccezione per P. endlicherianum, una specie rustica rara originaria della Turchia. Nei climi temperati, le piante cresciute all’aperto possono essere salvate mettendole sotto protezione prima che arrivino le gelate, per essere ripiantate poi l’anno successivo.

Le piante vanno dissotterrate prima che arrivi il gelo, le radici devono essere ripulite il meglio possibile dalla terra, quindi bisogna accorciare sia radici che fusti e staccare le foglie rimaste.

Per conservare i pelargoni, si possono usare cassette di legno o scatole di cartone rigido profonde che abbiano piccoli fori di drenaggio sul fondo. Questi contenitori vanno riempiti di terra fino a metà. Il terriccio (da semi o per talee) servirà a mantenere le piante vive, ma deve essere povero di nutrienti, per non stimolare la crescita in questa fase.