L’elettrovalvola è un elemento essenziale per un corretto azionamento meccanico di una valvola da selezionare con cura per il sistema di irrigazione.
Per tale motivo, è sempre bene informarsi sulle caratteristiche del sistema in cui bisogna inserirla.
Esistono diverse tipologie di elettrovalvole, reperibili sul mercato a costi altrettanto differenti.
Anche se, comprare delle elettrovalvole online, potrebbe essere un processo meno dispendioso e più rapido per ottenere immediatamente il prodotto desiderato!
Cosa sono le elettrovalvole? Come funzionano?
Identificabili come dei rubinetti, queste sono essenziali per il corretto passaggio di un fluido, sia in forma liquida che gassosa, attraverso il varco di una valvola stessa.
Il termine “elettro” fa comprendere che l’attuatore che aziona la valvola meccanicamente è, invece, sostituito da un attuatore elettrico, cioè un solenoide.
Un’elettrovalvola differisce totalmente da una comune valvola.
La prima è caratterizzata da un dispositivo meccanico che somiglia ad una membrana. È dotata di un’apertura e di una chiusura, utile per variare la pressione nelle camere del dispositivo, permettendo la fuoriuscita o la conservazione del fluido immesso. La membrana è attivata da un solenoide, il cui compito principale è assicurarsi dell’apertura o della chiusura dell’elettrovalvola.
Aprendosi, la membrana si alza e permette al fluido di spostarsi tra i condotti che si trovano all’interno di essa.
Infine, queste elettrovalvole possono attivate da corrente continua e corrente alternata.
Di quali materiali sono composte?
Sul mercato, in base alla propria destinazione, è possibile scegliere differenti elettrovalvole realizzate in:
- Plastica: materiale impiegato per elettrovalvole utili soprattutto per il settore chimico e alimentare;
- Ottone: grazie alle caratteristiche intrinseche di questo materiale, è l’ideale per elettrovalvole che devono resistere all’acqua, olii industriali, aria e gas;
- Acciaio inox: perfetto per realizzare elettrovalvole resistenti a gas corrosivi e liquidi alimentari.
Valvola a solenoide: cos’è e per cosa si utilizza
Si tratta di valvole azionate elettromeccanicamente.
Vengono impiegate, principalmente per impianti idraulici o pneumatici di alimentazione idraulica.
Infatti, risultano ampiamente versatili, così da essere utilizzate per controllare la distribuzione o il rilascio dei fluidi. Ciò sia per impianti industriali che per quelli casalinghi, come un impianto di distribuzione di acqua calda tra una caldaia ed un termo camino.
Per i meno esperti, queste specifiche valvole constano di numerosi vantaggi. Ad esempio, funzionano automaticamente. Ciò significa che non c’è più bisogno di azionare manualmente un determinato impianto!
Inoltre, sono caratterizzate da una rapida, e totalmente sicura, capacità di commutazione. Le elettrovalvole a solenoide si sono rivelate, col tempo, più che affidabili.
Il solenoide non è altro che una bobina utilizzata per generare un campo magnetico. Il campo magnetico è fondamentale per far sì che la membrana si muova, così da rilasciare o bloccare il flusso del fluido.
Elettrovalvole: classificazione
Ci sono differenti criteri per classificare un’elettrovalvola:
- Pressione minima/massima di funzionamento;
- Tipologia di alimentazione: corrente continua o alternata;
- Numero di ingressi e uscite: disposizione dei condotti;
- Condizioni di: equilibrio, monostabile o bistabile.
Bisogna tener conto del fatto che, la disposizione dei condotti interna viene scelta in base al sistema in cui si necessita l’impiego di tali elettrovalvole. Invece, la tipologia di alimentazione varia in base a cosa dovrà controllare la stessa elettrovalvola.
La pressione è un parametro molto importante. Quella massima deve essere opportuna, in caso contrario, la valvola si romperà.
La pressione minima, invece, è essenziale per il corretto flusso del fluido. Se il fluido presenta una pressione uguale o minore a quella minima, la valvola non funzionerà correttamente, riducendo il flusso o ostacolandone il corretto passaggio.